“Vade retro Casa editrice a pagamento!”
Quante volte ci siamo imbattuti in post che trattano l’argomento? Decine? No. Di più.Quante volte abbiamo trovato discussioni, spesso interessanti, troppo spesso poco edificanti, sul confronto Self Vs Casa editrice? Centinaia.
Quanti insulti abbiamo letto sul mondo del vanity press? Proviamo a fare un po’ d’ordine? Vi porto qui di seguito la mia personale esperienza avendo provato le tre principali forme di pubblicazione.
Iniziamo con alcune definizioni:
Editoria a pagamento (vanity press): L’editoria a pagamento si ha quanto la pubblicazione di un libro è pagata dall’autore, direttamente o tramite l’acquisto di un numero prefissato di copie. L’editore non si assume alcun rischio d’impresa ma si “limita” a stampare il numero di copie richiesto dal committente, inserire il codice isbn e proporre servizi aggiuntivi per avere un prodotto finito ottimale (foto copertina, editing, correzione di bozza, ecc.).
Generalmente gli editori a pagamento non svolgono alcuna selezione e accettano tutti i manoscritti che vengono loro sottoposti. Questa tipologia di servizio non prevede generalmente la distribuzione, pertanto il libro non è mai presente tra i distributori che consegnano alle varie librerie. È possibile che sia ordinabile sui canali on line. Un’ulteriore fascia di mercato legata all’editoria a pagamento, è rappresentata dai servizi di autopubblicazione del tipo print on demand, che sono espressamente e dichiaratamente dedicati alla stampa su richiesta, nei quali è l’autore a provvedere personalmente alla confezione editoriale della propria opera. Questo tipo di servizio è in genere offerto direttamente sul Web a prezzi più o meno concorrenziali.
La mia esperienza (Giorni di Maggio 2019): Ho stampato un libro (il mio primo libro) 120 copie pagando 950€. Tra i servizi inclusi: codice isbn, layout, foto copertina. Prezzo: circa 8 € a copia (prezzo di vendita 15€).
Servizi esclusi : correzione di bozza, editing, distribuzione.
Conti alla mano: 950 – (15*120)= 850* €
nota: ad onore di cronaca in questo calcolo non ho tenuto conto delle copie omaggio (3) e dei libri regalati (circa 10) e dello sconto fatto sul prezzo di copertina a chi ha acquistato durante la presentazione.
Riepilogando:
VANTAGGI | SVANTAGGI |
Facilità di accesso per tutti. | I servizi aggiunti sono quasi sempre a pagamento |
Ottimale per le vendite “porta a porta”. Stampo e vendo. | Distribuzione molto limitata o assente |
Ottimale per le pubblicazioni con sponsor | Rischio di invenduto a totale carico dello scrittore. |
…. | |
Self Pubblishing (Autopubblicazione) :
È il modo di pubblicare un libro senza ricorrere ad un editore. Il self publishing si basa sulla presenza di un sito o piattaforma on line (oggi Amazon la fa da padrone con migliaia di autori che si auto pubblicano ogni anno) dove l’autore ha la possibilità di creare il proprio libro e poi di metterlo in vendita. Le vendite avvengono attraverso internet e, in alcuni casi, possono prevedere il coinvolgimento di punti vendita tradizionali. L’autore, tuttavia, può anche acquistare alcune copie del suo libro attraverso il sito e distribuirle autonomamente attraverso altri canali (vedi sopra editoria a pagamento). Il costo di questa stampa è generalmente più basso.
In questo caso possiamo dire che lo scrittore è anche un autentico imprenditore.
Infatti ha l’onore e l’onere di fare tutto da sé o di avvalersi di professionisti per i servizi collaterali (necessari/indispensabili). A fronte di questo servizio la piattaforma restituisce una royalty (diritto di vendita) che mediamente è del 60% (sui libri cartacei).
Qual è il grosso limite? Oltre al tempo da impiegare e alle conoscenze per “smanettare” con le varie piattaforme, se si pubblica su Amazon ( ad esempio) rischi di essere una goccia in mezzo al mare, con visibilità pari a zero e vendite (spontanee) prossime allo zero.
In questo caso è indispensabile fare pubblicità, tanta pubblicità.
La mia esperienza (L’automazione in farmacia 2020): Costi per correzione bozza, editing, disegni (gratis da parte di un amico): 400€. Costo per la pubblicità : 150 € /mese. Primo mese: vendite (costo di copertina 12€): 113 copie (113*12*57%) = circa 900€ . 900-550 = 400 € (circa)
Riepilogando:
VANTAGGI | SVANTAGGI |
Libertà assoluta e nessun rischio di invenduto | Servizi a carico dello scrittore |
Velocità di accesso al mercato | Un minimo di capacità con software dedicati. |
Possibilità “infinite” di vendite (generalmente proporzionate alla pubblicità, se il libro merita) | Promozione/visibilità condizionata. |
Royalty elevate (dal 30 al 60%) | |
Alta visibilità (condizionata) |
Casa editrici (non a pagamento):
Ogni scrittore ha il sogno di ricevere una telefonata dalla Mondadori che annuncia la pubblicazione del proprio manoscritto. Si tratta di un sogno, appunto. Le grandi case editrici generalmente non leggono i manoscritti (centinaia) che gli arrivano da tutte le parti. Pertanto puoi aver scritto un capolavoro, ma resterà in qualche cassetto o peggio nello spam di qualcuno.
Passiamo a parlare di quelle case editrici che fanno il proprio lavoro: leggono, rispondono e pubblicano per conto dello scrittore e soprattutto non si fanno pagare per pubblicare il libro. Oltre a questo si occupano dei servizi annessi (correzione della bozza, editing, distribuzione, presentazioni ecc). Un aspetto anche se opinabile è dato dal fatto che molti sostengono di sentirsi più autorevoli se il proprio lavoro è legato a una casa editrice. Condivido, ma la Casa editrice deve essere riconosciuta “ seria” e autorevole altrimenti…
Dove sono i problemi? I tempi. Spesso dal momento in cui finisci il tuo lavoro alla pubblicazione/ stampa possono passare anche sei mesi. Un altro limite è nelle royalty (diritti che spettano allo scrittore) che non superano quasi mai il 10% del prezzo di copertina. Per capirci: un libro che un tuo amico acquista in libreria a 15 € , dopo 3/6 mesi ti viene inviato l’equivalente di un caffè…
Il mio caso (Assist dic.2020 prezzo di copertina 15€ i dati sono incompleti):
Costo 300€ (ho fatto fare l’editing prima di inviarlo alla Ce) .
Vendite sul sito della Ce, on line, ecc. : 50 * (dato provvisorio) . Incasso : 75€
Vendite “ Personali” : 380. Incasso : 5.700 €
Costo acquisto copie “personali” : 7,50 cad.
Utile : 5.700- (7,50*400) +75€ =2.775 (circa) con alcuni pezzi in “magazzino”.
Ho volutamente messo tra virgolette “acquisto copie personali” perché se si vogliono fare un po’ di margini bisogna vendere, senza intermediari, i propri libri. Per venderli qualcuno li dovrà pur stampare ed ecco che la casa editrice torna prepotentemente in gioco. Con la stessa si deve “ pretendere” di avere l’opzione ( e non l’obbligo) di acquistare copie e magari contrattare un prezzo onesto. Direi che il 50% del prezzo di copertina è un giusto compromesso.
Schematizziamo?
VANTAGGI | SVANTAGGI |
Servizi a carico della Ce (quasi tutti) | Royalty basse (10%) |
Distribuzione presso “intermediari” e on line. | Tempi di attesa lunghi |
Rischio a totale carico della CE | Promozione limitata /servizio a parte. |
Nessun obbligo di acquisto copie | |
Concordare un prezzo per acquisto copie proprie | |
Prestigio |
Qual è la soluzione migliore? Ovviamente la risposta non c’è dipende dai nostri obiettivi e dal nostro potenziale di vendita. La cosa certa è che il lavoro prodotto deve essere di qualità, ma di questo ne parleremo la prossima volta.